Auto elettriche: accordo UE su stazioni di ricarica ogni 60km
Intesa raggiunta in Europa per le stazioni di ricarica delle auto elettriche entro il 2026 sui principali assi stradali In base all’intesa raggiunta, le stazioni di ricarica per le auto elettriche dovranno essere installate ogni 60 chilometri entro il 2026 sui principali assi stradali indicati nelle reti prioritarie dei trasporti europee (Ten-T). Per i mezzi pesanti e gli autobus le stazioni di ricarica dovranno essere ogni 120 chilometri entro il 2028. Gli impianti di distribuzione dell’idrogeno dovranno invece essere installate ogni 200 chilometri entro il 2031. L’intesa prevede che i singoli stati presentino piani nazionali per il raggiungimento degli obiettivi indicati ma anche la possibilità di eccezioni per i territori più svantaggiati, le isole e le strade con poco traffico. «Le nuove regole – ha commentato il relatore del Pe, il socialista tedesco Ismail Ertug – contribuiranno alla realizzazione delle nuove infrastrutture per i carburanti alternativi senza ulteriori ritardi e garantiranno che l’utilizzo e il rifornimento delle autovetture di nuova generazione sia altrettanto semplice e conveniente come per i mezzi a benzina». L’intesa, prima di diventare definitiva, dovrà ora essere esaminata ed approvata dagli ambasciatori dei 27 e dal Consiglio nonché dalla commissione trasporti e della plenaria dell’Europarlamento. Fonte: https://fnaarc.it/auto-elettriche-accordo-ue-su-stazioni-di-ricarica-ogni-60km/
Massimali e minimali 2023
A decorrere dal 1° gennaio 2023, gli importi dei minimali contributivi e dei massimali provvigionali sono così determinati: Agente plurimandatario Il massimale provvigionale annuo per ciascun rapporto di agenzia è pari a 28.290,00 euro (a cui corrisponde un contributo massimo di 4.809,30 euro). Il minimale contributivo annuo per ciascun rapporto di agenzia è pari a 476,00 euro (119,00 euro a trimestre). Agente monomandatario Il massimale provvigionale annuo per ciascun rapporto di agenzia è pari a 42.435,00 euro (a cui corrisponde un contributo massimo di 7.213,95 euro). Il minimale contributivo annuo per ciascun rapporto di agenzia è pari a 950,00 euro (237,50 euro a trimestre). Questi importi sono stati aggiornati dalla Fondazione Enasarco a seguito della pubblicazione, da parte dell’Istat, del tasso di variazione annua dell’indice generale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Fonte: https://www.enasarco.it/2023/03/massimali-e-minimali-2023/
Agente di commercio: il recesso dal contratto
Come e quando si può recedere da un contratto di agenzia? Analisi dei rapporti fra agente e proponente
Fattura elettronica: come si registra il contributo ENASARCO?
Fatturazione elettronica 2019 agente di commercio e rappresentanti: ecco come gestire il contributo ENASARCO
Diventare Agenti di Commercio
Diventare Agenti di Commercio Come si fa a diventare agente di commercio? Ecco alcune linee guida sui requisiti necessari per diventare Agenti di Commercio Requisiti agenti di commercio Per poter esercitare l’attività di agenti di commercio è necessario: Iscriversi presso la Camera di Commercio (CCIAA) al “Ruolo Agenti” Aprire una Partita IVA Iscriversi al Registro delle Imprese della Camera di Commercio (CCIAA) Analizziamo meglio ognuno di questi requisiti. 1. Iscrizione al Ruolo Agenti della CCIAA Esistono alcune controversie per quanto riguarda l’iscrizione al Ruolo Agenti. La legge italiana (legge n. 204/1985) impone questo requisito per poter svolgere l’attività di agente di commercio, nonostante sia la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (con le (sentenze n. 215/1998 e n. 456/2000) e la Cassazione (sentenza n. 4817/1999) abbiano deliberato che non è necessario essere iscritti al Ruolo Agenti. La legge italiana stabilisce però che l’iscrizione al Ruolo Agenti sia necessaria in quanto senza l’iscrizione, le Camere di Commercio possono negare l’iscrizione al Registro delle Imprese, anche se l’agente è già in possesso di un contratto di agenzia. 2. Apertura Partita IVA Entro 30 giorni dall’inizio dell’attività, l’agente di commercio deve provvedere all’apertura della Partita IVA (abbreviato P.I. oppure P.IVA). 3. Iscrizione al Registro […]
Procacciatore d’ affari | Chi è?
Procacciatore d’ affari | Chi è? Il procacciatore d’ affari è una delle figure commerciali più diffuse, perché consentono all’imprenditore di usufruire di minori costi rispetto all’ingaggio di un normale agente di commercio. Il contratto di procacciatore d’affari è un contratto mediante il quale una parte, il preponente, conferisce ad un’altra parte, il procacciatore d’affari, il compito di individuare e segnalare opportunità commerciali e affari, senza carattere di continuità e stabilità e, solitamente, senza una delimitazione specifica del territorio sul quale operare. Egli, infatti, non ha alcun vincolo di esclusiva: può operare per una o più ditte in modo occasionale oppure continuativo. Il procacciatore d’affari si distingue dall’agente, pur avendo alcuni tratti in comune, per la mancanza della stabilità dell’incarico. Infatti, mentre l’agente è contraddistinto dalla continuità dell’incarico conferitogli e dalla regolare periodicità della provvigione, il procacciatore d’affari non è legato da alcun rapporto stabile e continuativo con il preponente, ma è libero di procurare o meno gli affari, portando gli stessi ora ad un’impresa ora ad un’altra, esaurendo di volta in volta tale sua occasionale attività. Diversamente, in analogia con l’agente di commercio, il suo incarico è quello di promuovere la conclusione di affari e la sua retribuzione consiste […]